mercoledì 10 novembre 2010

La Bocca di Monica Vitti

Il titolo di questo post altro non è che, a sua volta, il titolo di uno dei racconti o, per meglio dire, personali osservazioni, presente nel libro di Milena Milani 'Oggetto Sessuale'.
Tanti sono i personaggi "osservati" dalla scrittrice, che ne restituisce impressioni e descrizioni, dettagliate o meno. Dice l'autrice: <<Pagine e pagine per le mie idee, per tentare di capire il rapporto che c'è tra gli esseri umani, il significato fisico e spirituale di questo rapporto, degli oggetti sessuali che abbiamo intorno, di noi stessi divenuti oggetto per la nostra gioia e per la nostra disperazione.>>

La bocca di Monica Vitti.

Queste labbra stranissime, gonfie sui denti larghi e bianchi, dal disegno che conosco a memoria, il labbro superiore grosso come quello inferiore, labbra come una ferita non certamente mortale, che quando si chiudono danno l'impressione di essere il centro del sesso: ecco Monica ridotta a essere tutta bocca, per la stretta correlazione che esiste tra ogni minima cellula del suo corpo, che si esalta appunto nelle labbra.
Da Rosati a Piazza del Popolo sta appoggiata indolente al banco delle paste, sta parlando con qualcuno, ma quello che dice non conta.
La sua bocca si muove, si apre, si richiude, si increspa in un riso artificiale, si ridistende come un gran mare immobile sotto la luce della luna.
L'uomo che è con lei è così attratto che vorrebbe passarle un dito sulle labbra per sentirne la compattezza, le ondulazioni.
Si trattiene perchè la cassiera lo sta guardando, un cameriere sudato si avvicina a chiedre l'ordinazione.
Io poco più in la ho notato ogni cosa, ho quasi schifo della mia capacità di osservazione.

Dal Libro 'Oggetto Sessuale' di Milena Milani, Rusconi Libri, 1977

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