Il film in questione dimostra impeccabilmente il genio creativo di cui Brass era in possesso al tempo e ci regala una visione a tratti (se non completamente) grottesca di una parte dell'Italia provinciale, regredita, immorale e, come se non bastasse, affezionata all'alcolismo.
Tra i vari personaggi che si susseguono colorando e articolando la pellicola, ci si imbatte in quattro di questi particolarmente... particolari (!), ognuno interpretato dalla medesima persona, dal medesimo grande attore, Alberto Sordi che, donando vita a figure come il carabiniere goffo, il prete rigorosamente ubriaco, il conte gay ed il borghese infame, riesce a regalarci una pellicola se non unica quantomeno stravagante/originale. Avremo in seguito il piacere e la gioia di ri-vedere questi personaggi interpretati da Sordi, in diverse altre occasioni, perchè entreranno di prepotenza nel suo repertorio.
A fargli compagnia nella variegata cittadella veneta, o meglio nel cast del film, tra gli altri troviamo Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Liana Del Balzo e... lei!
Si, proprio così, milita nel film anche una meravigliosa Monica Vitti che, da quel che si apprende, è proprio qui che scova la sua attitudine per la commedia. Ed è proprio lei la prima a pronunciare la oramai celebre frase, che il nostro portatore sano di erotismo Brass avrà ancora modo di riproporre in seguito, "dime porca che me piase de più".
Rivolgendomi dunque soprattutto a coloro i quali non conoscono questa pellicola, anche se non avvezzi a distaccarsi dai classici canoni e/o stereotipi cinematografici, ne suggerisco la visione. Una motivazione in più, dopo averne illustrato più o meno contenuto e personaggi/interpreti, potrebbe essere che, nonstante il tema di base (extra-terrestri) risulti essere un alibi per poi in verità parlare d'altro, in fin dei conti il film, se non unico nel suo genere e tralasciando tecniche e modalità di realizzazione, risulta essere probabilmente l'unico sul tema 'extra-terrestri' o quantomeno, nonostante opinioni discordanti, il precursore made in Italy.
Sia ben inteso, nessuno sta urlando al capolavoro bensì.. molto più semplicemente, ad un insolito film (specie pensando all'anno in cui è stato girato), realizzato da un insolito Tinto Brass che, a parer mio, fa ottimo uso dei mezzi di cui dispone.
Ad ogni modo credo che ogni singolo spettatore nel guardarlo riesca a trovare cose più o meno interessanti o semplici chicche.
Dal canto mio, inutile dirlo, trovo sufficiente che ci sia Monica.
In basso potete gustarvi lo sketch da cui la celebre frase 'dime porca che me piase de più', mentre è possibile guardare interamente il film andando qui:
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